Ben le musiche tue (rompano in onda
Da le notturne orchestre, o sospirose
Volino per l’aperto aêre, o lungo115
Le profumate sale errin tra i fiori,)
Volgono in fondo un non so che di ardente
Che fra il dolor balena e la speranza,
Un non so che d’infermo e d’inquïeto,
Che lontano lontan vaga, nè tanto120
Lunge va l’alma, che non sia più vasto
Di tua nota il confine! Altre melodi
Seguiranno a le tue, però che tutto
Cangia quaggiuso, e noi polvere siamo
Al di qua de le nubi: eppur d’amore125
Proseguito verrai lungo, profondo!
Oh non invan cotanto
Sparger ne festi d’ineffabil pianto!
Addio! Come una foglia arida, inserta
Fra le ghirlande de la festa, oh venga130
Questo pallido addio fra le brillanti
Gemme che l’Arte e l’Amistà fra noi
Gareggiando ti offrir! Fin che su l’onde
Potrò vederti, indugerò sul lido;
E allor che fra i lontani ultimi flutti135
Agl’intenti occhi miei sarai mancato,
Ai miei silenzi tornerò, cantando
Meco nel pensier mio
Colle tue note sconsolate «Addio!»