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a un illustre ecclesiastico 101


Il sospir de la mite aura costante,
     E la tempesta del ponente infido;50
     De la colomba il gemito tremante,
     E de la predatrice aquila il grido;
     Il murmure del rio pe’ campi errante,
     E il tuon del mare che si rompe al lido,
     Egualmente diletti a le supreme55
     Regïoni di Dio s’alzano insieme!

Indi, se poco d’Israello al canto
     Aleggiano dappresso i versi miei,
     Tu, pio ministro de l’Eterno, a tanto,
     Ed io n’ho fede, riguardar non dei!60
     Però che tutto che si volga al santo
     Culto, onde strenuo difensor tu sei,
     Suol caramente favellarti al core,
     Dal rivo al mar, da la foresta al fiore!

Maggio 1856.