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148 pel filo elettrico dei due mondi


Oh! Filiste redenta ed Israello
     Preghino innante ad un medesmo altare,185
     Dormano i sonni in un medesmo ostello!

E d’ogni gente nel riposto lare
     Al tuo santo patibolo si adori
     Or che non parte, ma congiunge, il mare!

Già da’ tappeti suoi densi di fiori190
     La Cina assente che risplendan pure
     Appo i rosei pagodi i tuoi colori:

E per le immense Tartare pianure
     La celeste muraglia indarno accusa
     Tanto secol di orgoglio e di paure!195

Non è contrada ove non fia diffusa
     Questa fraterna elettrica parola,
     Nè fia più gènte da le genti esclusa!

Perchè, perchè, quando sì caldo vola
     Oltre l’Atlante l’augurai concento,200
     Mesta una umana creatura è sola?

Fra gli ambrosii canneti, ove di stento
     Muor l’infelice, e di sua vita a prezzo
     Ai liberi insapora il nutrimento,

Sfanga lo schiavo, e profondando a mezzo205
     Ne le melme letali, invan sospira
     L’aure serene, e de le palme il rezzo!