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SORRENTO
o
TORQUATO TASSO





 Perchè l’arte de’ carmi (e si può tanto!)
     Tutto de la pittrice arte non puote
     Visibilmente simular l’incanto,
     Tutte de l’armonie render le note?
     Perchè la Poesia nel furor santo,5
     Che il fatidico sen le infiamma e scote,
     Invan depreca obbedïenti ancelle
     Quante son le minori arti sorelle?

 Invan, pallido verso, in te ritento
     Stringere i rai di così bella aurora!10
     E nondimanco per mutar d’evento
     Dal pensier mio mai non cadrà quest’ora!
     Questo caro mattin, vaga Sorrento,
     Ripenserò, com’io lo veggio, ognora;
     E le coste fuggenti, e le marine,15
     Viste da l’alto de le tue colline!

 E benedico, giubilando, a Dio,
     Che ognor quest’alma regïon rinnova,
     E in così dolce proda a me sortio
     La vita de l’esiglio e de la prova,20