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il menestrello 197


Dalle nebbie dei gelidi Trioni
     Al sereno zaffiro d’Oriente50
     Versai l’incanto delle mie canzoni
     Amico d’ogni culto e d’ogni gente,
     Levai la manca all’apice dei Troni,
     Stesi la dritta a povertà languente,
     Amico a questa, non da quelli domo55
     Che nel tugurio e nella Reggia è l’uomo.

Fuvvi per nozze vergine festante?
     Il Menestrello all’ara la seguia.
     Fu fra castella alto signor spirante?
     L’assistè Menestrello all’agonia.60
     Or profeta dall’ilare sembiante,
     Or pellicano in flebil armonia;
     Maledetto tre volte maledetto
     Chi l’anima condanna a un solo affetto.

Vidi un intero popolo addensarse65
     Del mio liuto al sonito fugace:
     Vidi di spade un nugolo levarse
     A chieder guerra, a proclamar la pace:
     Io vidi schiere per discordia sparse
     Per me serrarsi in vincolo tenace;70
     Fra le cittadi sconosciute entrai,
     E benedetto le città lasciai.

Ebbi un’amata — Ed innocente ell’era
     Come innocente è l’alma d’un bambino,
     Pura siccome l’ultima preghiera75
     Che manda a Dio morente pellegrino,