Guerra ovunque si grida: e guerra è questa?...105
Pochi fra tanti milion d’ignavi,
Pochi forti, sol pochi! alzan la testa,
E in disperata guerra imitan gli avi.
Guerra fatal, più che il servaggio infesta,
Che in disugual certame annienta i bravi.110
O cresca, o cessi, onde non tolga a noi
Finanche il germe produttor d’eroi.
Guerra fatal per cui malignamente
Grida il Tedesco dileggiante e bieco:
— Tutto, codesta nazion demente,115
Per ricacciarmi nei miei monti, ha seco;
Pur nel suo grido teatral fidente
Spuntar s’avvisa i brandi miei coll’eco!
Gridi a sua posta: io la combatto e rido,
E a le sue mense vincitor m’assido. — 120
Così, per Dio, quest’irrisor non disse
Sui campi di Legnano al tempo antico,
Quando la barba per furor si scisse,
Vinto fuggendo, il fulvo Federico.
Allor, composte le fraterne risse,125
Forte Italia s’alzò contro al nemico,
E volle e vinse! Oggi seguendo altr’orme,
Or piange, or grida, or pargoleggia, or dorme.
Oh vitupero! — E fosse questo almanco
Il sol fra tanti, onde siam carchi e brutti,130
Siccome popol per gran guerra stanco,
Ineccitati da cotanti lutti,