Pagina:Canti (Sole).pdf/41

Da Wikisource.
xxxii prefazione

drissima di forma e ricca dei colori più accesi, manca il vero Oriente, e gli amori e i caratteri umani e tutti i loro atteggiamenti sono poco o punto diversi da quelli veduti e descritti dal Sole in Napoli e nella sua nativa provincia.


VIII


E spesso tutto ciò è bello, ma non è precisamente quel bello che s’intendeva ritrarre. Ciò che gli splendeva allora nella fantasia, non era stato mai visto sensibilmente dal poeta, non mai potentemente sentito. E qui dunque la sua arte, benché mirabile per alcuni rispetti, non ha quelle medesime radici, onde la vedemmo crescere rigogliosa nei molti componimenti dov’egli cantò le proprie passioni e quelle grandi idee civili ch’ebbe comuni coi cuori più generosi del suo tempo.


    ciò che aveva composto, non corresse altro che quella parte che diede quasi del tutto rifatta nell’edizione citata del 1858; e noi, com’era nostro dovere, ci siamo ristretti a pubblicare questa soltanto. È dedicata, con un’affettuosissima lettera del giugno 1857, a sua madre Raffaella Dursio.