Pagina:Canti del Friuli.djvu/61

Da Wikisource.

― 52 ―

Note. — Pietro Calvi il 24 Maggio 1848 al Passo della Morte aveva con sè un centinaio di fucilieri male armati. Tutti gli altri alpigiani accorsi erano disarmati e si difesero facendo rotolare sassi.




Gli Ungheri fra il secolo 9.° ed il 10.°, entrati per il consueto varco orientale, a traverso al quale tanti barbari erano calati prima, e calarono poi in Italia, corsero il Friuli e lo devastarono.




I Patriarchi di Aquileia, avidi di dominio temporale, parteggiarono spesso per l’Impero contro l’autorità del Pontefice. Pellegrino seguì il Barbarossa sotto Crema, e fu da Alessandro III.° scomunicato. Uldarico, succeduto a Pellegrino, ebbe dall’imperatore benefici e privilegi in cambio della fedeltà con cui aveva tenuto il più facile varco alpino, che unisca Germania ad Italia; questa politica dei Patriarchi spinse Treviso, Venezia, Padova, Vicenza, Verona a formare la Lega Veronese, la quale più tardi si unì in una sola Concordia con la Lega Lombarda.




Filippo di Alansone, nipote del re di Francia, fu Patriarca sul finire del secolo XIV. I Friulani, mal tollerando l’elezione del francese, insorsero. Seguì una lunga e crudelissima guerra civile, durante la quale i Veneziani incominciarono ad ingerirsi, quali mediatori, delle cose friulane; essi furon poi alleati or dell’una or dell’altra fazione: e finalmente, quando entrambe le parti furono esauste, si mutarono in conquistatori. (1420)




Nell’autunno del 1470 i Turchi corsero il Friuli fino al Tagliamento. Nel 1477 e nel 1499 si spinsero fino alla Livenza, facendo prigionieri più di 25000 abitanti. Erasi appena il Friuli liberato da questa peste, che la Lega di Cambrai lo precipitò in nuova guerra rovinosa. Da allora, fin quasi ai nostri giorni, la cupidigia austriaca fu sempre rivolta a possedere questo lembo di terra italiana.




A Campoformio la decrepita repubblica veneta raccolse i frutti della neutralità disarmata.




Orazio.— Carmen saeculare:

Alme sol . . . . . . .
. . . . possis nihil urbe Roma
visere majus.