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LA BICICLETTA


I


Mi parve d’udir nella siepe
la sveglia d’un querulo implume.
Un attimo... Intesi lo strepere
          cupo del fiume.

Mi parve di scorgere un mare
dorato di tremule messi.
Un battito... Vidi un filare
          di neri cipressi.

Mi parve di fendere il pianto
d’un lungo corteo di dolore.
Un palpito... M’erano accanto
          le nozze e l’amore.
              dlin... dlin...

II


Ancora echeggiavano i gridi
dell’innominabile folla;