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232 concimi vegetali.

e che perciò non siavi il pericolo di franamenti di terra, in caso di pioggie o troppo forti o troppo prolungate. Se il declivo è forte conviene all’incontro gettarvi semi d’ogni sorta di piante ed arbusti per incominciare ad avere un primo rivestimento del suolo, per rassodarlo colle loro radici e per preparare colla loro decomposizione un terreno migliore ed opportuno a piante di maggior importanza.

Ove si abbia l’opportunità d’aver della torba, anch’essa potrà servire come un ingrasso vegetale, quando però le si faccia subire alcune modificazioni. Vi ho detto (§ 90) che le torbe vecchie contengono poco azoto e pochissimi sali solubili, e che quelle formatesi sott’acqua, prive del benefico contatto dell’aria, diconsi acide perchè ricche di acidi vegetali (tannino) e di materie idrogenate poco utili alla vegetazione. Queste allora devonsi esporre all’aria, e mescolare a calce o ceneri per fornir loro gli alcali di cui mancano, o meglio ancora farle imbevere di urina, o d’altro concime liquido azotato, servendosene, quando si possa, come lettiera nelle stalle.

Generalmente però le torbe sole, anche dolci, servono piuttosto a fornire humus al terreno che a concimarlo.

§ 227. Questi mezzi semplici servono soltanto a ridurre il terreno atto ad una prima produzione di foraggi, ma non crediate già che si possa in tal modo renderlo e mantenerlo assolutamente fertile. La prima cura del coltivatore, quando non voglia ridurre il suolo a bosco, dev’essere quella d’aver foraggio col quale mantenere bestiame piccolo o grosso; con questo mezzo soltanto potrà ricavare frutto dai lavori e dalle spese già sostenute.

In molti luoghi si usa raccogliere arbusti di poco valore e riporli nel mezzo delle strade perchè, calpestati ed infranti, meglio e più prontamente si decompongano. Anche i fusti di melgone, i steli del pomo di terra e di molti altri cereali o legumi possono usarsi soli qual concime puramente vegetale, singolarmente per la vite; ma siccome queste materie non si