Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/291

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disseminazione. 283

caldo-umido, il gelo e gl’insetti. Perciò è bene distenderli in sottili strati intercalati con terra leggera o sabbia fina, piuttosto secca che umida, facendone un ammasso sopra o sotto terra, in modo però che l’acqua non vi penetri agevolmente. Questa operazione dicesi stratificazione e supplisce alle condizioni naturali che dispongono un seme alla nascita; ed in primavera, quando veggansi i semi ben disposti, il terreno adattato e la temperatura sufficiente, si procede alla semina. Devonsi poi stratificare ed ammucchiare i semi in luogo aperto e non nelle cantine, onde mantenere la loro germogliazione in relazione colla temperatura atmosferica, essendo che, mantenuti nei luoghi sotterranei e più caldi, la germogliazione arriverebbe prima della stagione propizia alla semina, e le giovani pianticelle potrebbero soffrire pegli ultimi geli e per le brine della primavera.

La stratificazione che, come vedremo, meglio si applica ai semi d’alcune piante boschive, presenta anche il vantaggio che seminando i grani di già germinati, viene a rompersi parte della loro radicetta, e per conseguenza la nuova pianta più prontamente e meglio si ramifica nelle radici e quindi resiste meglio ai trapiantamento ed alle violenze esterne.

§ 280. L’epoca poi della semina dovrà scegliersi in seguito alla natura speciale di ciascuna pianta, cioè dovrà farsi quando la temperatura permette la germinazione; in autunno, prima che arrivino i freddi jemali; ed in primavera, quando la media diurna sia giunta al punto conveniente. Aspettando di troppo in autunno, o troppo anticipando in primavera, si corre rischio di perdere i semi pel troppo ritardo a nascere, stando essi in condizioni poco favorevoli alla conservazione. Quanto più un terreno avrà d’argilla, si dovrà seminar presto, perchè, come sappiamo, i terreni argillosi sono sempre più freddi degli altri.

In agricoltura diconsi poi coltivazioni d’inverno o d’autunno quelle i cui semi si pongono in terra nei mesi di agosto, settembre, ottobre o novembre, che vi rimangono nel verno, e riprendono la loro vegetazione e maturano nella primavera o nell’estate dell’anno seguente, come sono quelle del frumento, della segale; ed estive sarebbero quelle del melgone, dell’orzo, patate, legumi, ecc., perchè si seminano in primavera e portano il loro prodotto nella state dello stesso anno.

§ 281. Inoltre dovrà l’agricoltore seminare in un’epoca dopo la quale ciascun vegetale abbia tempo di ricevere la conveniente somma di calore per fiorire e fruttificare. Così se noi