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314 selvicoltura.

comuni del Modenese, ove bastavano i tetti di paglia per coprire le case, or sono appena sufficienti i lastroni; e ciò pel disboscamento avvenuto in occasione della strada per la Toscana e Massa. Nell’isola di Francia il disboscamento rese frequenti ed impetuosissimi gli uragani; e ormai questa sorte tocca a molte vallate delle Alpi ed anche al centro della Lombardia.

I boschi delle alte montagne non solo limitano o rallentano l’impeto dei venti, ma per la stessa cagione impediscono anche i venti freddi che vengono dalle nevose cime, o che vi passano sopra. Oggidì le valli del Ticino, del Brembo, del Melia e del Tirolo, ed in generale le valli italiane che scendono dalle Alpi vanno soggette ai venti freddi ed alle brine, anche in stagioni avanzate ben più che una volta: e gli anni abbondanti di frutta divengono sempre più rari.

§ 321. I boschi favoriscono il liquefarsi delle nevi. Infatti gli alti monti assai ricchi di piante sono più presto praticabili di quelli privi di vegetazione, perchè quella porzione di vene che rimane sospesa sui rami, si fonde facilmente, e quindi lo strato di neve che cade sul terreno riesce di minore altezza e per conseguenza anch’esso meno duraturo. Ovvio può essere ad ognuno l’osservare che la neve, presso il tronco degli alberi, presso i cespugli e sotto le piante, scompare prima di quella situata in luogo senza vegetazione. Anche i rami sospesi artificialmente a certa altezza dalle nevi esercitano gli stessi effetti. La causa di questo fatto rivede nel calore comunicato direttamente dal sole alle piante, e da queste assorbito e riverberato sulla neve. Dipende altresì dalla più estesa superficie che la neve presenta in contatto coll’aria più calda di essa, laddove non è punto conduttrice del calorico, cioè difficilmente lascia penetrare il calore nell’interno della sua massa. La liquefazione incomincia dal lato di Mezzogiorno, indi si estende al lato di Ponente, poi a quel di Levante ed infine a quello di Tramontana. I rami alti delle piante agiscono anche coll’impedire l’irradiazione del calore solare della terra verso gli spazi celesti, e perciò la neve sottostante si mantiene in uno stato più vicino alla liquefazione che non quella che resta allo scoperto. Tutti sanno che basta spargere delle foglie o della terra sulla neve, perchè questa si liquefi più prontamente. S’aggiunga, che nel verno le piante hanno un calore proprio sempre maggiore dell’atmosferico. Altra osservazione poi assai comune è che la neve caduta sui