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piante boschive. 337

utilissimo il piantarlo in certe valli piuttosto paludose e non troppo fredde, dove certamente migliorerebbe l’aria ed il terreno coll’abbondanza delle sue foglie che cadono tutti gli anni.

§ 349. L’Ailanto (Ailanthus glandulosa) si diffonde con grandissima facilità per mezzo dei numerosi polloni che mandano le sue radici superficiali. Resiste ai forti venti appunto per la grande quantità di radici; ama un terreno sciolto, fresco e non troppo soleggiato. Questa pianta potrebbe facilmente diffondersi nelle nostre valli, stante che non esige un terreno troppo profondo e che non rifiuta anche i magri. Può dar manegge e combustibile; il legno del tronco è assai ricercato dai fabbricatori di mobili.

§ 350. Dove la massima parte di queste piante non vegeta che stentamente, oppure che non vegeta assolutamente pel troppo freddo, incominciano a mostrarsi le piante resinose, sempre verdi. Queste, per riguardo all’altezza, sui monti si succedono con quest’ordine: il pino silvestre, l’abete rosso, l’abete bianco, il larice, lo zimbro ed il pino mugo.

Tutte queste piante, come quasi tutte le resinose, non si possono educare nè a capitozza nè a ceppata, poichè troncate perirebbero invece di mandar nuove cacciate. Si propagano soltanto per semi, chè, per la stessa ragione, non mandano polloni, nè se ne possono far piantoni. Soffrono tutte la potatura e lo scalvo, epperò si lasciano crescere naturalmente d’alto fusto.

Pino silvestre (Pinus silvestris), ted. föhre, fr. Pin silvestre. Il seme di questo pino (fig. 105) matura nella primavera seguente alla fioritura, nella qual epoca si deve seminare. Nei terreni sabbiosi calcari vegeta meglio di qualunque altra pianta, getta forti radici, e così teme assai poco i venti. Sugli alti monti non cresce dritto, ma si rende tortuoso, basso e quasi ser-