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408 mezzi diversi d’ottenere acqua, ecc.


Gl’indizi migliori che possono deciderci a scavare una sorgente in un luogo piuttosto che in un altro sono i seguenti:

Il vedere d’estate un tratto di suolo con vegetazione florida in mezzo al rimanente già intristito dalla siccità.

Il crescere spontaneo ed ostinato di canne e giunchi; il veder l’edera terrestre, la coda di cavallo la la tussilagine.

L’osservare d’estate allo spuntar del sole una specie di vapore che si alza in colonna dal suolo. Perchè a quell’ora il terreno e l’umidità che esso tramanda conservano una temperatura superiore all’atmosferica.

Il vedere delle nubi di moscherini stazionarie presso terra.

E finalmente il fare nel luogo che presenti qualcuno di questi indizj una buca profonda circa metri 2, entro la quale si capovolge una pentola contenente della lana asciutta, ed unta internamente di sego o di grasso. Questa pentola si apposta alla sera, si riempiono gl’interstizj tra essa e la terra circostante, ed alla mattina la si osserva; se essa si mostra umida e grondante di alcune gocce d’umidità, oppure, se spremendo la lana questa lascia fuggire dell’acqua, allora saremo quasi sicuri di trovare poco al di sotto una sorgente.

Per quel che vi ho detto, cioè che l’acqua proviene dagli alti monti, capirete che è un errore grande e comune quello di credere che sia meglio scavare al di sotto di un fiume, che non al di sopra e verso una parte più alta. Se il terreno è ghiajoso, presso i fiumi od altri canali vi potrà essere un poco d’infiltrazione, ma non acqua sorgiva. Eppure molti talvolta gettano il denaro col fare degli scavi in basso presso i fiumi, invece di farli verso la porzione del terreno che ascende. Essi dicono che l’acqua si trova in basso, ma non riflettono che l’acqua sorgiva invece cammina in basso sì, ma scorrendo sopra strati inclinati che cominciano cogli alti monti.

In alcuni luoghi, come nell’Artois in Francia, alla profondità di 150m circa si potè trovare una corrente d’acqua sotterranea, che sopportando già una forte pressione, e trovando un accesso libero alla superficie del suolo, poteva ascendere da sè stessa.

Perciò queste sorgenti si dissero pozzi artesiani perchè i primi si trovarono nell’Artois. Ma queste sorgenti o correnti sotterranee giacciono a profondità molto variabili, percorrendo strati di terreno più antico. Il pozzo di Grenelle a Parigi, per esempio, ha la profondità di 548 metri; e nel Parco di Monza,