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del prato a spianata. 431


Il terreno più che mediocremente argilloso non conviene al prato irriguo, perchè sebbene consumi poc’acqua, resterebbe troppo freddo e di scarsissimo prodotto.

Stabilita l’opportunità, si possono fare tre diverse qualità di prato, cioè il prato a spianata, il prato irrigatorio stabile ed il prato marcitorio o marcita.

del prato a spianata.

§ 453. Il prato a spianata dicesi anche da vicenda perchè si fa nei campi delle ordinarie coltivazioni, alternando il prodotto delle erbe con quello dei cereali; il terreno però deve avere una regolare pendenza, non minore di 1 per 500.

Ordinariamente si fa nei campi già seminati a frumento spargendovi al disopra, alla fine di febbrajo od al principio ai marzo, le sementi di trefoglio e di lojessa, le quali vengono con un rastrello leggermente ricoperte di terra: avvertendo però che in questo caso le ajuole o prose del frumento non devono essere nè molto larghe nè molto alte.

Tagliato il frumento, se il terreno fosse umido per le pioggie si taglieranno immediatamente le stoppie, acciò le erbe crescano meglio da sole; ma se all’incontro la stagione fosse molto asciutta, e che le erbe da prato che si sono seminate non siano molto sviluppate, si lasciano le stoppie, perchè servono a difenderle dal sole, senza di che, assuefatte com’erano a vegetare all’ombra, soffrirebbero moltissimo.

Ciononpertanto subito dopo tagliato il frumento devesi irrigare; e l’irrigazione in questi prati si fa per imbibizione, conducendo un’adacquatrice maestra lungo il lato più alto del campo, in modo però che il prolungamento dei solchi vada a riuscire in margine all’adacquatrice.

Nell’adacquatrice maestra si aprono delle bocchette che si diramano a due o tre solchi mediante un rigagnolo che si divide in due od in tre. Queste bocchette restano chiuse, ma quando si vuol irrigare si comincia ad aprirne due o tre, secondo la quantità dell’acqua che si lascia scorrere nei solchi, da questi s’infiltra verso il centro debordando anche dal colmo delle prose od ajuole. Quando l’acqua sia arrivata a 5/6 o 5/7 della lunghezza totale del campo, secondo la maggiore o minore pendenza, e secondo la qualità più o meno tenace del suolo, si aprono due o tre altre bocchette, otturando le prime, e così via via sinchè tutto il campo sia irrigato. Vi