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434 del prato stabile irrigatorio.

migliori può essere pascolata nel campo. Il reddito, cominciando dal secondo anno, è di circa 67 quintali d’erba per ogni ettaro; ma a seconda della qualità del terreno, della concimazione e della irrigazione, dopo tre o quattro o cinque anni al più, comincia a scemare, e conviene rompere il prato. Nei primi anni si concima ogni anno; nell’ultimo si può tralasciare.

Il fieno di queste spianate è piuttosto grosso, per il che è convenientissimo il darlo verde al bestiame; in certe località però, negli ultimi anni, l’erba assume un carattere più pratense e gentile, ed allora il fieno riesce buono per qualsiasi genere di bestiame. Nei terreni del Lodigiano, nella parte bassa della provincia di Milano, ed in alcuni luoghi della provincia di Pavia, tagliato il frumento, crescono spontanee le erbe pratensi e specialmente il trefoglio ladino; non occorrendo che di irrigare dopo la mietitura per avere un buon prato. Quivi pero è da osservarsi che la spianata occupa quasi 2/3 del terreno; e ciascun pezzo alternativamente, per quattro anni almeno sopra sei, resta a prato, per cui molte sementi durano intatte nel suolo, e molte radici e ceppi d’erba non marciscono totalmente, e continuano a ripullulare qua e là pel campo.

Il prato da vicenda se consuma un poco più di acqua, poichè la sua superficie non è perfettamente livellata, riesce però sempre di un utile grandissimo per la rotazione agraria, mentre alcuni generi coltivati dopo la rottura di esso riescono benissimo anche senza concime, rimanendo il terreno abbondantemente provvisto di parti organiche, anche azotate, per mezzo della cotica sovesciata a decomporsi, e pel concime sparso negli anni antecedenti. Le coltivazioni che in seguito meglio riescono sono il lino, il melgone, il tabacco ed il pomo di terra.

prato stabile irrigatorio.

§ 454. Dove l’acqua non sia abbondante, dove il terreno difficilmente si presti alla produzione spontanea delle erbe pratensi, e dove si voglia ottenere una miglior qualità di erba o di fieno, conviene il prato stabile.

La formazione di questa sorta di prato richiede maggiori precauzioni ed alcune cognizioni indispensabili intorno all’andamento delle acque; e per conseguenza riesce di un dispendio assai maggiore. L’irrigazione e la pendenza devono es-