Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/469

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erba medica. 461

erbe da foraggio pei terreni asciutti.

§ 468. Essendo pur sempre il bestiame ed il prato la base d’ogni ben inteso sistema d’agricoltura, importa eziandio che i terreni impossibili ad essere irrigati siano provveduti di erbe colle quali mantenere buon numero di bestiame, che fornisca abbondante concime.

A questo scopo vi sono alcune erbe che mandando radici molte profonde, e che potendo naturalmente resistere di più alla siccità somministrano un abbondante foraggio anche nei terreni asciutti. Fra queste erbe possiamo annoverare l’erba medica, il trifoglio rosso, il trifoglio incarnato o feroce, la lupinella, la sulla e la lojessa.

erba medica.

§ 469. La medica offre alcune varietà: vi ha quella a fior giallo, detta cavallina; vi ha l’arborescente o citiso degli antichi; vi ha quella a fior bianco, e quella a fiore ceruleo-violetto. La miglior qualità è l’ultima a fiore ceruleo. Questa pianta ci proviene dalla Media; provincia dell’Asia, d’onde forse il nome di Erba medica; dapprima fu introdotta nella Grecia, poi in Italia dove prese gran voga presso i Romani, i quali l’introdussero nella Francia meridionale. Dopo qualche tempo fra noi andò in dimenticanza, ma sul finire del secolo scorso ed al principio di questo andò invece sempre più diffondendosi nel Belgio, nell’Inghilterra e nella Francia. In questi ultimi tempi venne ancora coltivata estesamente in Italia, e singolarmente nella Toscana, nel Piemonte e nella parte asciutta della Lombardia.

Ben è vero che dapprincipio per una sistematica avversione a qualunque novità, il contadino difficilmente si adattò a coltivarla, oppure forzato a coltivarla non la curò, e la fece quasi a bella posta andar a male per mostrar e d’aver ragione in faccia agli altri: ma col tempo, come avvenne del pomo di terra, ne riconobbe il grandissimo vantaggio, ed ora invece se la prenderebbe con chi gliene proibisse la coltivazione.

Imparate adunque che non si deve mai fare una cieca opposizione a qualunque novità o miglioramento che venga proposto; provate se volete convincervene, ma non rifiutate la prova. Credete voi che non si possano coltivare altri grani,