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482 disposizione della vigna.

gliuoli per estese piantagioni, e vi assicuro che vi loderete del risultato. Anche, dei tralci che ci provengono da climi più caldi invece di convertirli tutti in talee, conservatene qualche porzione per innestare e vedrete che, se non si riesce ad acclimatizzare la pianta, si ottiene almeno un frutto migliore.

§ 493. Io dunque fra tante varietà, non vi farò altra distinzione che quella di uva bianca, di uva rossiccia, e di uva nerastra o rossa; quella di uva primaticcia e tardiva; e d’uva ad acini rari e d’acini spessi o fitti.

Dirò poi che siccome l’uva bianca è quella che abbisogna di minor calore, così la si coltiverà nei paesi un po’ meno che temperati e nei terreni meno sciolti, argillosi; indi si useranno le rossastre; nei climi temperati le uve rosse primaticcie, ed in quelli caldi le rosse tardive. Avvertendo eziandio, ove il paese fosse soggetto a tardi prine, di coltivare quelle viti che più tardano a germogliare, sempre che questo ritardo non riesca di troppo a scapito della somma di calore necessaria alla maturanza del loro frutto. Inoltre, nei paesi umidi, piovosi e poco dominati dai venti dovrete dare la preferenza alle uve di acini rari, perchè asciughino più facilmente.

§ 494. Vi ha poi un’altra quistione, quella cioè se si debba coltivare una sola o più specie di viti. A questo proposito io rispondo che convien sempre coltivarne più varietà, perchè l’una supplisca ad una accidentale mancanza dell’altra, per effetto di contrattempi atmosferici, di prine o di pioggie nel momento della fioritura; e perchè l’unione di più varietà dà un vino migliore, l’una fornendo maggior quantità di materia zuccherina, l’altra di materia colorante, l’altra di principio volatile aromatico, ec. Tutt’al più, tanto nel vivajo, che nella piantagione in aperta campagna si dovrebbe aver cura di tenerle separate all’oggetto di istituire degli esperimenti sulla loro miscela in quanto alla fabbricazione del vino, e per coglierla a tempo opportuno, stante che non tutte maturano nello stesso tempo, e che talune, specialmente quelle di buccia tenera, lasciate di troppo sulla pianta, o marciscono o lasciano cadere gli acini.

disposizione della vigna.

§ 495. In un terreno che si vuol totalmente disporre a vigna devesi studiare la direzione od esposizione della piantagione, ed il numero dei gambi che vi possono vegetare, ossia la distanza che deve esservi tra di loro.