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582 potatura del gelso.

trà spingere nel terreno, e così acquistare e mantenere vigoria per molto tempo. È quindi un errore quello d’alcuni, che nei primi anni tagliano costantemente le cacciate dell’anno antecedente, allungandole soltanto di due o tre occhi per volta, quasi contrariando il modo naturale col quale le piante acquistano vigore. Parlando dell’innesto in genere, dissi che per ridonare vigore ad una pianta intristita, giova spesso l’inserirvi la cima vigorosa di qualche altra pianta congenere, essendo questa parte la più atta a svilupparsi in rami; e che se all’incontro desideriamo scemare questo vigore che si sperde in foglie ed in rami, senza dar frutto, è meglio innestarvi i ramicelli laterali; or bene, questo fatto serve anche pel gelso, conserviamogli i rami più vigorosi e più lunghi e vedremo il gelso ingrossar presto il suo tronco e produr molte foglie; lasciamogli invece i rametti laterali e più tristi od accorciamo di troppo i più vigorosi, e vedremo la pianta vegetar assai meno e deperire più presto. Osservate quali siano i rami e qual parte di essi naturalmente tenda a vegetare meglio, e troverete che è la cima dei rami ed i rami più lunghi.

Se la parsimonia nel taglio serve a rinforzare il gelso nei primi anni, serve eziandio, quando se ne incomincia la sfrondatura, a darci una maggior quantità di foglia. Ancora ve lo ripeto, noi dal gelso non vogliamo il frutto, direi quasi non vogliamo una lunghissima durata, noi vogliamo che ci dia il più che può di foglia, di buona qualità e facile a cogliersi; ma col tagliar molto non otteniamo altro che la facilità del coglier foglia, perchè sorge da pochi e teneri rami;