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726 preparazione del terreno

anche gli arginelli, poichè di solito anche la pendenza tiene la direzione della lunghezza. La terra però degli arginelli rimane quasi ancora al posto e, dopo l’aratura, facilmente si rifanno col badile. Ciò fatto si zappa il terreno per accomodarlo meglio, indi gli si dà l’acqua, e si stabiliscono le bocchette principali e quelle di scolo, come già ho accennato.

Talvolta, e singolarmente nelle nuove risaje, avviene che l'acqua affonda così rapidamente che le bocchette E non possono fornirne in quantità sufficiente da inondare le divisioni, quantunqne si chiudano affatto le bocchette secondarie o. In allora, essendo questo un segnale di terreno assai sciolto e poroso, vi si può rimediare coll’intorbidare lungamente l’acqua dopo il lavoro, onde si depositi sul fondo la parte più fina ad otturarne le porosità; talvolta conviene arare tenendo inondato il campo, e talvolta basta l’arare meno profondamente. Da ciò ben s’intende quanto possa variare il consumo d’acqua in una risaja; nei fondi argillosi pochissima è sufficiente per un’estensione doppia ed anche tripla di terreno più sciolto; ed il consumo può arrivare a tal punto che il prodotto del riso non valga a compensarlo.

§ 736. Quando la risaja è paludosa o valliva, importa assaissimo di procurargli il maggior scolo possibile dopo il raccolto antecedente, aprendo larghi e profondi solchi per tutta la sua lunghezza, dalla parte più alta alla parte più bassa. Giova pure durante l’inverno l’espurgare ed approfondare il più che sia possibile i principali cavi di scolo, levando l'erbe dal fondo e dalle sponde, acciò nella state non impediscano il libero corso delle colature; e sarà ancor più utile se vi si potrà condurre nelle parti più basse la terra dei detti spurghi o di qualche campo vicino più alto. Queste due ultime operazioni saranno più vantaggiose che un perfetto lavoro del terreno, od una abbondante concimazione di letame da stalla, che diverrebbe inutile per la natura troppo fredda del terreno.

Fatte possibilmente queste operazioni, si ara piuttosto tardi in primavera, onde si riscaldi un poco più il terreno, indi si praticano tutti gli altri lavori già indicati. Vi sono però delle risaje a fondo tanto molle, paludoso, torboso, che in essa è impossibile l’introdurre i buoi perchè vi affonderebbero senza poter fare un passo; in queste risaie il lavoro si fa alla bell’e meglio colla zappa rivoltando all’insotto le stoppie e l’erbe dell’anno precedente. Alcune di queste sono poi tanto