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effetti della coltivazione del riso. 735

è quello portato da una malattia che fu chiamata Brusone, dall’aspetto che presenta il riso, le cui foglie si arricciano e disseccano in breve tempo come per un vero abbrustolimento portato dal fuoco. Questa malattia sembra dipendere affatto da circostanze meteoriche, e per la rapidità con cui succede, e perchè intacca lo stelo che è fuori d’acqua. Questa malattia può collocarsi col calcino, e coll’oidio dell’uva, poichè essendo finora ignota la vera causa, ignoti sono pure i rimedi.

effetti della coltivazione del riso.

§ 743. Molto si parlò pro e contro di questa coltivazione, i più lodarono assai il notevole profitto che ne ridondava all’agricoltura, ma l’accusarono d’aver resa malsana l'aria dei paesi ov’erasi introdotta, e d’avervi indotta una diminuzione di popolazione per una maggior mortalità. Lo stesso Gasparin, sicuramente poco pratico di risaje e de’ luoghi ove sono stabilite, ci fa la seguente desolantissima descrizione. «Non solamente, ei dice, perisce la popolazione dove si coltiva il riso e non esiste che per mezzo d’un costante rinnovamento, ma periscono gli alberi anche da lungi, e la creazione d’una nuova risaja estende la sfera della sua devastazione, e nuoce a tutte le colture sino ad un miriametro (10,100 metri) di distanza, a causa delle infiltrazioni che si stabiliscono nel suolo; ed allora si è obbligati di convertire in risaje i terreni invasi sotterra, sotto pena di lasciarli senza prodotto, ed è così che il flagello si estende progressivamente a tutto il paese.» — Grazie mille! In tal guisa tutta la Lombardia non sarebbe più che una vasta risaja od una palude. Non una pianta, non un abitante indigeno! Altro che ranocchi e qualche uccello di passata!

Ma lasciamo pur dire gli stranieri come a lor pare e piace, e vediamo un poco noi, superstiti abbondantissimi, quali siano gli effetti che realmente produsse in Lombardia la coltivazione del riso. Questi effetti in parte li dobbiamo considerare riguardo all’agricoltura, ed in parte riguardo alla popolazione, ossia riguardo alla salubrità dell’aria.

In quanto all’agricoltura, siccome sappiamo che il riso si adatta anche ai terreni meno fertili, nè esige un’abbondante e sostanziosa concimazione, così nei grandi tenimenti apportò il grande vantaggio di poter concentrare i concimi sopra un minor spazio di terreno, rendendo più produttive le altre coltivazioni, come già esposi. Inoltre, dove può stabilirsi la risaja