Pagina:Capuana - Chi vuol fiabe, chi vuole?.djvu/105

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Era il pettirosso che sembrava rispondesse così; con uno dei suoi più squillanti trilli. Possibile?

— Hai inteso? — disse il ramaio alla figlia maggiore che, non contenta di starsene, ben pettinata, ben agghindata, alla finestra, scendeva, da un pezzo, a sedersi davanti all’uscio della bottega, per mettersi più in mostra.

— Hai inteso? Ti par naturale che un pettirosso risponda cosi?

E ripeté:

— Chi sei, che vuoi pigliartela?

— Io! Io! Io! Io! Io! Io!

A quel trillo squillante del pettirosso, Reginotta si rizzò a sedere inviperita, e corse su per afferrarlo e torcergli il collo. Ma appena toccò la gabbia per aprire la porticina: — Ahi! Ahi! Ahi! — le dita delle mani le si contorsero orribilmente; più non parevano di creatura umana, ma di qualche bestia mostruosa, con le ugne aguzze, e tutte coperte di scaglie.

Sentendo strillare e piangere la sua prediletta, il ramaio accorse, furibondo; ma alla vista di quelle mani miseramente deformate, rimase di sasso. Accorse anche