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144 | luigi capuana |
il ventaccio — Ahuiii! Ahuiii! — prendetevi per le mani, da una cantonata all’altra senza lasciarvi un istante... E allora i bambini saranno contenti: non farò più sposare l’Orco con la Reginotta,
Comare Formica diventava più misteriosa di giorno in giorno; di giorno in giorno se ne capiva men di prima. Le vicine avrebbero pagato chi sa che cosa per sapere chi veramente fosse. Una, la più vecchia, disse:
— Volete scommettere che la Reginotta vanitosa, superbiosa, disubbidiente, gelosa, disperazione della nonna, era lei?
— Ma che! Ma che! Una vecchina che per tanti anni ha lavorato da mattina a sera, ha mangiato pane e cacio o pane e cipolla, e ha bevuto soltanto acqua pura! Non può essere! Non può essere!
— Stiamo a vedere!
E da parecchie notti, poverine, facevano la guardia al palazzo di comare Formica, prese per mano da mezzanotte all’alba. E ogni notte udivano da lontano il... ventaccio, come aveva detto comare