Pagina:Capuana - Chi vuol fiabe, chi vuole?.djvu/197

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che le maltrattassero il figliolino; non aveva fatto male a nessuno, e non aveva mai parlato male delle Nonne.

Aspettò dunque qualche mese, lusingandosi che, una notte o l’altra, esse venissero a visitarla e a far crescere di statura il bambino. E ogni notte, prima di addormentarsi, invocava:

— Nonne, Nonne buone, venite! Il mio bambino ha bisogno del vostro aiuto.

Vedendo, che le Nonne non venivano, quantunque pregate e ripregate, la poverina si decise di recarsi col figlio nel bosco vicino, la prima notte di luna nuova. Si avviò, verso il tramonto, portando il bambino addormentato nella tasca del grembiule; ed era già notte quando arrivò là dove il bosco s’infittiva di più. Procedeva tentoni, urtando spesso in un tronco d’albero, impigliandosi in una siepe, col cuore che le tremava ad ogni rumore, ad ogni grido di uccello notturno, a ogni sguisciare di animali impauriti dalla sua presenza. L’amore del figliolino le infondeva coraggio. E così, prima della mezzanotte, arrivò nella radura dove, secondo la gente,