Pagina:Capuana - Chi vuol fiabe, chi vuole?.djvu/389

Da Wikisource.

— Dite bene, Regina: qualcosa che non piace neppure a me.

— Che sia una Strega?

— Può darsi. Lo scopriremo subito. Facciamo chiamare il Reuccio.

— Alla vista di Carbonella, il Reuccio indietreggiò nauseato.

— Ecco qui, Reuccio, quelle che voi credete le più piccole e le più belle mani del mondo!

Per piccole, erano piccole, ma belle, no davvero!

Egli le guardava, poco convinto che le impressioni lasciate sui panni provenissero proprio da esse.

— Fammi vedere! Fammi vedere!

Carbonella tese le mani, voltandole e rivoltandole, perché il Reuccio le osservasse bene.

— Chi te l’ha bruciacchiate?

— Nessuno. Dapprima macchiavo di nero tutto quel che toccavo; era una gran disgrazia. Una vecchia mi disse: Ficcale in quel mucchio di letame, e tiènvele finché potrai. Quel letame scottava, e perciò le mie mani sono così bruciacchiate.