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Pagina:Capuana - Come l'onda.djvu/229

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La storia di don Ciccio Curti l’ho sentita raccontare da parecchi e sempre in un modo diverso dall’altro. Ognuno di essi mi ha detto:

— Oh, caro don Felice, come posso saperla io!... Quasi dalla stessa bocca di don Ciccio; si figuri!

Ma, allora, vuol dire che la bocca di lui si divertiva a raccontare oggi una cosa, domani un’altra. Va’ a trovare qual è la verità vera tra tante! Vi sono dei punti sui quali tutti vanno d’accordo. Questo per esempio:

— Don Ciccio Curti era un galantuomo nel vero senso di questa parola.

Benissimo! Ciò però non ha impedito che commettesse una cattiva azione sposando per forza la bella figliuola dei Mandrà....

Per forza? Il mistero sta appunto qui.

Giusto ieri il dottor Colla, a cui avevo rivolto alcune domande, mi rispondeva:

— Che ve ne importa, caro don Felice?

— E la scienza? E la storia?

— Parole grosse, caro don Felice!

— Per chi non capisce — scusate — che un caso