Pagina:Capuana - Eh! La vita.djvu/139

Da Wikisource.

al santuario 133

tesse tentar di cercare altrove quelle dolcezze, quella tranquillità che ormai non trovava più in famiglia.

— Va a dir male di me da sua madre!

Il suo più nero sospetto era questo.

Perciò accolse con un scettico sorriso la rivelazione di Collini che quella mattina, a bruciapelo, venne a dirgli:

— Tua moglie ha un amante!

Collini si era lasciato cascare su una seggiola, quasi lo sforzo per quest’accusa avesse esaurito le sue forze.

— Che interesse hai tu di farmi tale rivelazione?... — disse Tonghi. E soggiunse sùbito: — Di calunniare mia moglie?

— Sono un miserabile! — esclamò Collini. — Che interesse? La ho amata inutilmente un anno, più. Credevo che mi resistesse per dignità di donna onesta. Ma ora che ho scoperto.... Nè io, nè lui!

— Se tu mentisci!...

E Tonghi gli si slanciò addosso, mettendogli le mani alla gola.

— Nè io, nè lui! — replicò Collini. — So che commetto un’infamia....

— Chi, lui?