Pagina:Capuana - Eh! La vita.djvu/147

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Peccato che Bicci non fosse meno ignorante di quel che era! Con quella sua vivacissima immaginazione per cui un qualunque indizio si sviluppava rapidamente, diventava fatto concreto da commuoverlo, da rallegrarlo, da farlo disperare, quasi si fosse trattato di una innegabile realtà, con quella sua vivissima immaginazione, egli avrebbe potuto diventare un novelliere, un romanziere di prim’ordine.

Che gli mancava? Un po’ d’italiano, un po’ di grammatica, un po’ di stile, forse un po’ di... Ma no! Ma, no! Non gli mancava altro; e per ciò le sue novelle, i suoi romanzi rimanevano inediti, riserbati soltanto a lui che li rimuginava e non sapeva apprezzarli. Infatti, quando aveva vissuto — bisogna dire così — un’avventura che era proprio una novella o un romanzo, — e in questo caso si trattava di settimane di fantasticamento, — Bicci,