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148 luigi capuana

ci vuol poco a farlo nascere. Uno si mette in testa una signorina, ci pensa, ci ripensa; la guarda, torna a guardarla, e, certe volte, — dicono quelli che sono stati innamorati — si ha appena il tempo di riflettere che già la signorina ha preso possesso del cuore. Finora, a me, non mi è accaduto. E, in verità, mi seccherebbe se dovessi trovarmi, che è, che non è, una signorina installata nel cuore, senza sapere come ci sia entrata. Per la signorina Viola, è un altro paio di maniche. Porta aperta. Ben venuta! Passi! Passi!... Per dispetto di Marco Tanzi. Quando uno c’è tirato pei capelli... e, sì: un duello, piuttosto che patire una soperchieria! Ernesta me ne sarà grata, ne sarà orgogliosa... — No! no! Non esporre la vita per me! — Lacrime, abbracci... E io, con bel gesto: — Devo dargli una lezione! — Tutto questo, s’intende, dopo dell’arrivo dello zio, e dopo che il testamento sarà in mano del notaio. Voglio andare a colpo sicuro.

Ah, quello zio! Se la è goduta la vita!... Quando si dice: gli stravizi della giovinezza! Ecco là il signor Tommaso Bicci, che ne ha fatto di tutti i colori, in Italia e fuori d’Italia, nel Vecchio e nel Nuovo Mondo... — è stato anche in America, a far