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l’amico ramaglia | 281 |
moglie non se ne trova male.... Troppi? Via! So che i gnocchi ti piacciono ancora... me lo hai confessato ieri l’altro. Li ho ordinati a posta... Mia moglie s’è ribellata. Come se ci fossero pietanze aristocratiche e pietanze volgari!... Per me, tutto è buono quel che piace e che vien digerito facilmente... secondo gli stomachi. Non badare a mia moglie; mangia quanto un uccellino; ha paura d’ingrassare.
— Quante sciocchezze ti scappano dalla bocca!
— Vedi? Letizia vorrebbe che io ti trattassi come una persona... seria. Non è un capo-ufficio, un commendatore... Non è neppure cavaliere: è un altro me stesso.... Oggi mi sembra di essere tornato addietro di quindici, diciassette anni... Ringiovanito addirittura. Tu, confessalo, hai un po’ di soggezione di mia moglie. Sai? Le ho raccontato certe tue prodezze... Hai riso! Hai riso!
— Signora, la prego; sua marito esagera...
— Ho detto metà della metà!
— Sarebbe enorme!
La signora Letizia sorrise; e, quasi improvvisamente rinfrancata, soggiunse sùbito:
— Io sono indulgente. Compatisco gli scapoli... fino a un certo punto.