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l’amico ramaglia 287


Ramaglia aveva dato cinque lire al figlio di un usciere della Banca d’Italia perchè rappresentasse la parte dell’innamorato che attende; e aveva scelto apposta lo zoppetto.

Ma quella mattina egli non era allegro, quantunque avesse ricevuto dalla signora Letizia una letterina che diceva e non diceva, e lasciava perciò campo a fantasticare, a cercar d’indovinare, specialmente per un uomo così esperto, come lui, delle faccende d’amore.

La signora Letizia stava su la sua, resisteva. Forse, ora, se Ramaglia non fosse stato intimo amico di suo marito, ella avrebbe presa un’attitudine assai più dura ancora. Da quella lettera infatti s’intravvedeva che l’amicizia di Ramaglia poteva essere una circostanza da dare più squisito sapore all’avventura, una tentazione acre, raffinata. La signora Letizia mostrava di paventar ciò e di voler difendersene a ogni costo.

E fu questo che spinse Ramaglia a riflettere. La moglie del suo amico gli piaceva moltissimo. Probabilmente essa era alla sua prima avventura, anzi all’inizio della sua prima avventura, e non pareva donnina da rinunziare a cavarsi, un giorno o l’altro, il capriccio di un’escursione fuori dei limi-