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48 luigi capuana


— La vita ha risorse e compensi che nessuno può prevedere.

— Forse, mamma!

— C’è stato un momento — continuò il Direttore del carcere — che ho avuto gravi apprensioni per lui. Il suo mutismo dei primi mesi, la sua decisa avversione a ogni lavoro manuale mi facevano supporre un’interna azione della coscienza che avrebbe potuto produrre qualche fatale esplosione: la pazzia o il suicidio, che è un atto di vera pazzia. Lo facevo sorvegliare notte e giorno. Noi abbiamo tante responsabilità. Spesso ci assale l’impreveduto, ma pochi sanno la lotta che sosteniamo per non lasciarci sorprendere. Un giorno egli chiese un’udienza. Fui contento di trovarmi faccia a faccia con uno che non era un condannato volgare.

— Non volle difendersi — disse l’avvocato Nerucci. — Altri che han fatto peggio di lui sono stati assolti.

— La colpa è di voialtri avvocati — replicò il Direttore, sorridendo. — Avevo avuto soltanto una volta l’occasione di vederlo. Sono passati pa-