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134 il raccontafiabe

— Ah, Real Maestà, salvate il mio caro Succhiellino!

— In che modo?

— C’è un solo modo: farli sposare! —

Il Re, lì per lì, per amor della figliuola stimò giusto acconsentire:

— Poi, gliela farò vedere io, a mastro Acconcia‐e‐guasta! — disse fra sè.

La Principessa, che era diventata Reginotta perchè più non c’erano altri figliuoli, in pochi giorni guarì.

Il Re disse a mastro Acconcia‐e‐guasta:

— Conducete Succhiellino a palazzo.

— Badate, Maestà: di giorno sarà proprio un succhiello, la notte no. Per ora, la sua sorte è questa.

— E dopo?

— Dopo, quando Dio vorrà, sarà altrimenti.

— Allora, del matrimonio non ne facciamo nulla per ora.

— Come piace a Vostra Maestà. —

Di tratto in tratto, il Re domandava a mastro Acconcia‐e‐guasta:

— È ancora succhiello il giorno e la notte no?

— Ancora, Maestà.

— Allora del matrimonio non ne facciamo nulla.