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218 il raccontafiabe


gina una notte sola! — Il povero mugnaio andò via piangendo.

Un giorno, vedendo che non c’era avventori, imboccò, al solito, la grossa conchiglia e si mise prima a sonare poi a gridare:

— Púuh! Púuh! Púuh!
Vieni, vieni a macinare!
Nel mulino non c’è da fare.
Púuh! Púuh! Púuh!
Vieni, vieni al mio mulino,
Chi vien primo ha il contentino.
Púuh! Púuh! Púuh! —

Arrivò primo il garzone del Re, con una mula carica di grano. Terminato di macinare, il garzone non se n’andava:

— Che attendi?

— Il Re vuole il contentino.

— Portagli questo. —

E gli diè uno stivale vecchio, rattoppato.

Il Re pensò:

— Anche questo stivale dee avere qualche virtù. Ma prima di provare, voglio anche l’altro. —

E appena intese dal balcone del palazzo reale il suono della conchiglia Púuh! Púuh! e la voce del mugnaio che gridava al solito: Vieni, vieni! spedì il garzone con una mula