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34 il raccontafiabe

— Lascialo stare; è creatura di Dio. —

Il grillo, veduto il lume, taceva.

Quell’omo torna a letto, spegne la candela e chiude gli occhi per addormentarsi.

Il grillo riprese il canto. Trilla, trilla, trilla, non la finiva più.

— Non vuoi chetarti? Ora ti accoppo. —

Riaccese la candela, saltò giù dal letto e si mise a frugare in tutti gli angoli.

— Dove ti sei ficcato, grillaccio? —

E il grillo:

— Trih! Trih! Trih! —

Colui si volta e corre verso il lato donde il trillo veniva.

— Dove ti sei ficcato, grillaccio? —

E il grillo, dall’angolo opposto:

— Trih! Trih! Trih! —

Pareva lo canzonasse.

Quella nottata marito e moglie non chiusero occhio.

— Cerca tu il grillo e ammazzalo — disse l’omo. — Se la notte ventura ricomincia, me la prendo con te. —

Il marito era manesco, e la donna, appena egli andò via, si mise a cercare attentamente, per non essere picchiata. Cerca qua, cerca là, non ci fu verso di trovar niente.