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grillino 43

— Trih! Trih! Trih! —

Non la finiva più!

Il Re aveva fatto il capo come un cestone con quel trih! trih! maledetto. Ma che fare? Come riprendere Grillino che saltava di qua e di là, da quel grillo che era?

Nel palazzo reale non si dormiva più da una settimana; tutti avevano perduto la testa; parevano tanti matti:

— Accidempoli a Grillino! —

Quella vitaccia non poteva durare. Il Re venne a patti:

— Grillino, ti dò un tesoro!

— Ce l’ho, Maestà.

— Grillino, ti faccio barone.

— Sono qualcosa di più, Maestà.

— Che tu sei?

— Sono Reuccio. —

Il Re stupì.

— E dov’è la tua corona?

— Sotto il letto di mia madre. —

Il Re mandò a cercare nella casetta affumicata sotto il letto della povera donna, per vedere se era vero.

— Maestà, sotto il letto c’era un cesto con de’ cenci.

— Hai sentito? — disse il Re.