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34 I. L. CARAGIALE


poche mosse e tutti i punti del quadrato saranno uniti.

Finalmente!

Il succhiello tira lentamente il pezzo quadrangolare... una mano grande e muscolosa entra... ma prima che abbia toccato la trave che cerca, si sentono due ruggiti, mentre Zibal gira fortemente l’estremità libera del laccio sul puntello fisso del portone.

Il laccio era ingegnosamente combinato: una corda lunga di cui un’estremità legata ad un puntello; a una distanza misurata, sul posto dove il quadrato stava per sparire, c’era un nodo scorsoio che Leiba teneva aperto con la mano sinistra, mentre con la destra stringeva l’altra estremità. Al momento opportuno Zibal tirò il nodo scorsoio e afferrando rapidamente con ambedue le mani l’estremità libera, con uno sforzo supremo tirò dentro il braccio intero... In un attimo l’operazione fu fatta. Due ruggiti l’accompagnavano; l’uno di disperazione, l’altro di trionfo: la mano era «inchiodata».

Poi si sentirono passi allontanarsi in fretta. I compagni di Giorgio abbandonavano a Zibal la preda presa con tanta scaltrezza.