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96 I. L. CARAGIALE


n’ora per arrivare a destinazione prima dell’afa. Mitu si desta in sussulto.

«Spunta l’alba, Ileana! alzati subito!» La striscia bianca si estende ed altre ruote scendono dall’altura verso la pianura, si avvicinano... un canto zufolato, un canto di viandante senza affanno... e discorsi... Il giovane sollevò la donna, e siccome le girava la testa, l’aiutò per giungere fino alla porta della casa.

È difficile la separazione... Sarà impossibile!

... Il vecchio ha dormito molto male; le palpitazioni del cuore l’hanno svegliato troppo spesso... Si leva soffocato dal letto; ha bisogno di aria: va ad aprire la finestra, tira la tenda, e gli sembra di vedere sulla soglia di rimpetto due ombre bianche che pare vogliano fondersi l’una con l’altra... Si asciuga gli occhi e guarda meglio... Sì!... Stacca lo schioppo dal chiodo ed esce sulla soglia: «Chi è?»

Una fiamma rossa, una detonazione, alla quale rispondono lungamente le montagne l’una dopo l’altra. — Mitu è caduto fulminato «Che cosa hai fatto, pazzo?» gli grida la donna avanzandosi di un passo.

Il secondo colpo! Ileana cade in ginocchio... si