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VESTRENO

Raccolto sul versante ovest del Legnoncino trovasi circondato da superbe, annose piante castanili che quasi intieramente lo nascondono. È paese antico con ripide scale, strette ed irregolari vie. Gravemente sentita vi è la deficienza dell’acqua, tanto per gli abitanti che per il bestiame, e nelle annate di siccità, anche non straordinarie, come quella del 1893, devono provvedere in valli lontane e non sempre pure.

Estese e ricchissime selve castanili, numerose cascine, baite e stalle posseggono i comunisti a Vezèr (metri 761 sul mare), principale centro, ed a Vercino (metri 902) in territorio di Dorio; a Piazzo (metri 705); a Bedolee (metri 925) ed in altri monti minori posti in comune di Vestreno, dove vengono riparate oltre 250 bovine e le numerose capre.

Possiede un territorio di Pert. metr. 2627.11, coll’estimo di L. 2,599.57, ed un patrimonio di L. 39,550. L’imposta media complessiva erariale, provinciale e comunale, nell’ultimo decennio, risultò di L. 2,832.89.

Nel 1750 alle spese comunali si sopperiva coll’imposta sui terreni in ragione di soldi 2 per scudo d’estimo; col reddito della tassa personale in L. 301, delle quali però una metà spettava alla Cassa provinciale; con Lire 27.16, prodotto di affitti, e Lire 86 per regalie e tagli di fieno. Le spese ascendevano a Lire 579.14.3 in media, suddivise come segue: al Feudatario Lire 30.8.6, a mezzo del Comune di Introzzo che, con istromento 3 aprile 1644, erasi assunto il pagamento di Lire 121.14.6 per i Comuni della valle — al Podestà 14.4 — al Sindaco 25 — al Cancelliere 10 — al Sagrestano, regolatore dell’orologio della