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I dati aperti (open data)

Il movimento degli open data attira l’attenzione principalmente nel mondo pubblico (cioè nell’ambito della cosiddetta “public sector information”), ma non è necessariamente limitato a tale settore. La tematica riguarda anche il settore privato, anche se con regole leggermente diverse e lasciate più alla convenienza che a un obbligo, salvo casi particolari.

Come per ogni altro campo di indagine nella nostra disamina del mondo open, parlare di dati aperti vuol dire che vi sono dati chiusi. Come può essere chiuso un dato (una banca dati)? Le possibilità sono molte, esaminiamo dunque i vari modi con cui i dati possono essere tenuti chiusi, per poi vedere come si possono aprire e perché.

Come si chiudono i dati
Dati chiusi perché non rivelati, o segreti

La prima forma di chiusura dei dati è la segretezza o la non divulgazione degli stessi. Spesso, nell’affrontare il tema dei dati aperti si inizia con la discussione sulla licenza. Non ha però senso parlare di una licenza se il dato viene tenuto privato.

Non vi è una regola generale per la quale i dati debbano essere resi pubblici. Anzi, semmai la regola è l’opposta: il diritto italiano tutela infatti le informazioni aziendali con due sostanziali norme del Codi-