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VII.
Terse il pianto dall’umido ciglio
Ascoltando sì care melodi
L’Astigiano Custode, e le lodi
Ripetendo a quell’unico figlio,
Che un aita alle Chiese giurò.
Additolle il Supremo Pastore
Che pensoso bramava una sede
Ove porre sì raro splendore,
Sì devoto campion della fede,
Che cotanto per essa sudò;
Di Piemonte additolle il Signore
Desiante la Gloria di Dio,
Di suo popol pensando all’amore
Innalzar una prece, un desìo,
Che Filippo volesse venir; . . . . .
E le nere gramaglie scuotendo,
Dal profondo del petto sospinse
Un sospiro, che a Dio salendo,
La Pietà dell’Eterno convinse .....
Angiol Santo comincia a gioir.