Pagina:Caro, Annibale – Opere italiane, Vol. I, 1912 – BEIC 1781382.djvu/327

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sempre insieme, era fra loro nata una certa domestichezza ed un’affezione che malagevolmente si potrebbe distórre, e che di giá l’uno e l’altra eran d’etá da non piú indugiare a maritarli; soggiungendo di molt’altre cose, che faceano a questo proposito di persuader loro cotal maritaggio, come ben parlante ch’egli era e come quello che per premio di quella diceria avea giá toccato i suoi contanti. Lamone, veggendo che Driante gli avea chiusi i passi di poterli ragionevolmente disdire, percioché non si potea piú scusare di non poterlo fare jper cagione della sua povertá, sendo da loro, non che rifiutato, ma richiesto; né manco per l’etá di Dafni, ch’era giá fatto garzone; né volendo scoprire la vera cagione che lo moveva a non consentirvi, cioè che fosse di maggior parentado che loro, stando alquanto sopra di sé, cosi rispose: — Voi fate certamente come discrete ed amorevoli persone che voi siete, anteponendo i vicini ai forestieri e non facendo piú stima dell’altrui ricchezze che della nostra buona povertá; di che Pane e le ninfe stesse ve ne rendano merito. Voi richiedete me di quello di che io dovrei pregar voi, e fammisi certo ognora mill’anni di farlo; ché ben sarei fuor di sentimento, poiché ormai son vecchio ed ho bisogno di molte mani a condurre i miei lavori, se io non volessi con la vostra casa imparentarmi; ché solo questo mi pare assai, oltre che la Cloe è una fanciulla molto faccendevole, bella ed avvenente e buona per ogni affare. Ma, percioché io servo altrui, non posso dispor di nulla mia cosa, se non di consiglio e di consentimento del mio padrone. Imperò facciamo cosi : soprassediamo il maritaggio a questo autunno che viene, ché a quel tempo il padrone visiterá la villa, ed allora si saranno moglie e marito. In questo mentre basta che noi gli impalmiamo e che eglino da fratello e da sorella si bacino. Ma solamente una cosa vo’ che tu sappia, Driante: che tu ti procuri un genero di piú alto affare che non siam noi. — Cosi detto, abbracciatolo e baciatolo, si fece recar la fiasca, percioché era giá nel colmo del caldo, e, pòrtogli a bere, l’accompagnò gran pezzo di strada, mostrandogli a suo potere in ogni cosa cortesia ed amorevolezza. Spiccatosi Driante da Lamone, e parendogli che non senza proposito gli avesse nell ultime