Pagina:Castiglione - Il libro del Cortegiano.djvu/195

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libro terzo. 179


lerle dar cognizion di tutte le cose del mondo, ed attribuirle quelle virtù che così rare volte si son vedute negli uomini, ancora nei secoli passati, è una cosa che nè sopportare nè appena ascoltar si può. Che le donne siano mo animali imperfetti, e per conseguente di minor dignità che gli uomini, e non capaci di quelle virtù che sono essi, non voglio io altrimenti affermare, perchè il valor di queste signore bastaria a farmi mentire: dico ben che uomini sapientissimi hanno lasciato scritto che la natura, perciò che sempre intende e disegna far le cose più perfette, se potesse, produrria continuamente uomini; e quando nasce una donna, è difetto o error della natura, e contra quello che essa vorrebbe fare: come si vede ancor d’uno che nasce cieco, zoppo, o con qualche altro mancamento, e negli arbori molti frutti che non maturano mai: così la donna si può dire animal prodotto a sorte e per caso; e che questo sia, vedete l’operazion dell’uomo e della donna, e da quelle pigliate argomento della perfezion dell’uno e dell’altro. Nientedimeno, essendo questi difetti delle donne colpa di natura che l’ha prodotte tali, non devemo per questo odiarle, nè mancar di aver loro quel rispetto che vi si conviene; ma estimarle da più di quello che elle si siano, parmi error manifesto.

XII. Aspettava il Magnifico Juliano che ’l signor Gasparo seguilasse più oltre; ma vedendo che già tacea, disse: Della imperfezion delle donne parmi che abbiate addotto una freddissima ragione; alla quale, benchè non si convenga forse ora entrar in queste sottilità, rispondo, secondo il parer di chi sa e secondo la verità, che la sostanza in qualsivoglia cosa non può in sè ricevere il più o il meno: chè, come niun sasso può esser più perfettamente sasso che un altro quanto alla essenza del sasso, nè un legno più perfettamente legno che l’altro, così un uomo non può essere più perfettamente uomo che l’altro; e conseguentemente non sarà il maschio più perfetto che la femina, quanto alla sostanza sua formale, perchè l’uno e l’altro si comprende sotto la specie dell’uomo, e quello in che l’uno dall’altro son differenti è cosa accidentale, e non essenziale. Se mi direte adunque che l’uomo sia più perfetto che la donna, se non quanto alla essenza, almen