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LIBRO DELLA DIVINA DOTTRINA

come Io ti dixi quando ti contiai della beatitudine che l’anima riceveva in me. Questo è quello stato excellentissimo che, essendo anco mortale, gusta tra gl’inmortali. Unde spesse volte viene a tanta unione, che a pena che egli sappi se egli è nel corpo o fuore del corpo, e gusta l’arra di vita etterna si per l’unione che ha facta in me e si perché la volontá è morta in sé, per la quale morte fece unione in me, che in altro modo perfectamente non la poteva fare. Adunque gustano vita etterna, privati de lo ’nferno della propria volontá, la quale dá una arra d’inferno a l’uomo che vive a la volontá sensitiva, si come Io ti dixi.

CAPITOLO LXXXVI

Repetizione utile di molte cose giá decte; e come Dio induce questa devota anima a pregarlo per ogni creatura e per la sancta Chiesa.

— Ora hai veduto con l’occhio de l’intellecto tuo ed hai udito con l’orecchia del sentimento da me, Veritá etterna, che modo ti conviene tenere a fare utilitá, a te e al proximo tuo, di doctrina e di cognoscere la mia veritá, si come nel principio ti dixi che a cognoscimento della veritá si viene per lo cognoscimento di te: non puro cognoscimento di te, ma condito e unito col cognoscimento di me in te. Unde hai trovato umilitá, odio e dispiacimento di te, e il fuoco della mia caritá per lo cognoscimento che trovasti di me in te; unde venisti ad amore e dileczione del proximo, facendo a lui utilitá di doctrina e di sancta e onesta vita.

Anco t’ho mostrato el ponte come egli sta, ed hotti mostrato e’ tre scaloni generali posti per le tre potenzie de l’anima; e come veruno può avere la vita della grazia se non gli saghe tucti e tre, cioè che sieno congregati nel nome mio. E anco te gli ho manifestati in particulare per li tre stati de l’anima figurati nel Corpo de l’unigenito mio Figliuolo, del quale ti dixi che egli aveva facto scala del Corpo suo, mostrandolo ne’