Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1912 – BEIC 1785736.djvu/469

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CLXIII. — De la excellenzia de la obedienzia, e de’beni che

dá a chi in veritá la piglia .pag. 393

CLXIV. — Distinczione di due obedienzie, cioè di quella de’ religiosi e di quella che si rende ad alcuna persona fuore de la religione.» 395

CLXV. — Come Dio non merita secondo la fadiga de l’obedienzia né secondo longhezza di tempo, ma secondo la grandezza de la caritá. E de la prontitudine de’ veri obedienti, e de’ miracoli che Dio ha mostrati per questa virtú.

E de la discrezione nell’obedire, e dell’opere e del premio

del vero obediente .» 397

CLXVI. — Questa è una repetizione in somma quasi di tucto

questo presente libro.» 401

CLXVII. — Come questa devotissima anima, ringraziando e laudando Dio, fa orazione per tucto el mondo e per la Chiesa sancta. E, comendando la virtú de la fede, fa fine a

questa opera.» 404

Nota ..» 409

Varianti.» 443

Indice dei nomi e delle cose notevoli.» 449