Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1912 – BEIC 1785736.djvu/49

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tanta fortezza questo lavoratore de l’anima che né dimonio né altra creatura gli ’1 può tollere se egli non vuole; però che ricevendo el sancto baptesmo si fortificò e fugli dato un coltello d’amore di virtú, e odio del peccato. El quale amore e odio truova nel Sangue, però che per amore di voi e odio del peccato mori l’unigenito mio Figliuolo, dandovi el Sangue, per lo quale Sangue aveste vita nel sancto baptesmo.

Si che avete il coltello, el quale dovete usare col libero arbitrio, mentre che avete il tempo, per divellere le spine de’ peccati mortali e piantare le virtú; però che in altro modo da essi lavoratori che Io ho messi nella sancta Chiesa (de’ quali ti dixi che tollevano el peccato mortale della vigna de l’anima e davanvi la grazia, ministrandovi el Sangue ne’ sacramenti che ordinati sonno nella sancta Chiesa) non ricevareste el fructo del Sangue.

Conviensi dunque che prima vi leviate con la contrizione del cuore e dispiacimento del peccato e amore della virtú; e alora ricevarete il fructo d’esso Sangue. Ma in altro modo noi potreste ricevere, non disponendovi da la parte vostra come tralci uniti nella vite de l’unigenito mio Figliuolo, el quale dixe: «Io so’ vite vera; el Padre mio è il lavoratore, e voi séte i tralci». E cosi è la veritá: che Io so’ il lavoratore, però che ogni cosa che ha essere è uscito ed esce di me. La potenzia mia è inextimabile, e con la mia potenzia e virtú governo tucto l’universo mondo. Veruna cosa è facta o governata senza me. Si che Io so’ el lavoratore che piantai la vite vera de l’unigenito mio Figliuolo nella terra della vostra umanitá, acciò che voi, tralci uniti con la vite, faceste fructo.

E però chi non fará fructo di sancte e buone operazioni sará tagliato da questa vite, e seccarassi. Però che separato da essa vite perde la vita della grazia ed è messo nel fuoco etternale, si come il tralcio che non fa fructo, che è tagliato subbito dalla vite ed è messo nel fuoco perché non è buono ad altro. Or cosi questi cotali tagliati per l’offese loro, morendo nella colpa del peccato mortale, la divina giustizia (non essendo buoni ad altro) gli mecte nel fuoco "el quale dura etternalmente.