Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1912 – BEIC 1785736.djvu/83

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caritá mia. La quale caritá permecte che siate temptati solo per farvi venire a virtú e a provare la virtú.

A virtú non si viene se non per lo cognoscimento di se medesimo e per cognoscimento di me. E1 quale cognoscimento piú perfectamente s’acquista nel tempo della temptazione: perché alora cognosce sé non essere, non potendosi levare le pene e le molestie le quali vorrebbe fuggire; e me cognosce nella volontá (la quale è fortificata per la bontá mia) che non consente a esse cogitazioni: e perché ha veduto che la mia caritá le concede perché ’1 dimonio è infermo e per sé non può cavelle se non quanto Io gli do; e Io el permecto per amore e non per odio, perché venciate e non siate venti, e perché veniate ad perfecto cognoscimento di voi e di me, e acciò che la virtú sia provata, però che ella non si pruova se non per lo suo contrario.

Dunque vedi che sonno miei ministri a crociare i dannati ne l’inferno, e in questa vita ad exercitare e provare la virtú ne l’anima. Non che la intenzione del dimonio sia per farli provare in virtú, perché egli non ha caritá, ma per privarli de la virtú, e questo non può fare se voi non volete.

Or vedi quanta è la stoltizia de l’uomo, che si fa debile colá dove Io l’ho facto forte, ed esso medesimo si mecte nelle mani delle dimonia. Unde Io voglio che tu sappi che nel punto della morte, essendo entrati nella vita loro socto la signoria del dimonio (none sforzati, però che non possono essere sforzati come decto t’ ho, ma volontariamente si sonno messi nelle mani loro), giognendo poi a l’extremitá della morte con questa perversa signoria, essi non aspectano altro giudicio, ma essi medesimi ne sonno giudici con la coscienzia loro e come disperati giongono a l’etterna dannazione. Con l’odio strengono l’inferno in su la extremitá della morte; e prima che egli l’abbino, essi medesimi co’ loro signori dimoni pigliano per prezzo loro l’inferno.

Si come e’ giusti vissuti in caritá morendo in dileczione, quando viene l’extremitá della morte, se egli è vissuto perfectamente in virtú illuminato del lume della fede, con l’occhio della fede, con perfecta speranza del sangue de l’Agnello, vegono