Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/179

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che venga allo stato perfetto: el dintorno, perché gli pare tiepida, v’entra dentro con molte diverse tentazioni ; ma, essendovi ponto di cognoscimento e di calore e dispiacimento della colpa, resiste, legando la volontá, che non consenta, col legame dell’odio del peccato e amore della virtú.

Rallegrisi ogni anima che sente le molte molestie, perché quella è la via da giognere a questo dolce e glorioso stato. Perché giá ti di,ssi che per lo conoscimento e odio di voi e per conoscimento della mia bontá voi venivate a perfezione. Veruno tempo è che si conosca tanto bene l’anima se Io so’ in lei, quanto nel tempo delle molte battaglie. In che modo? Dicotelo: sé conosce bene, vedendosi nelle battaglie e non si può liberare né resistere che non l’abbia; può bene resistere alla volontá a non consentire, ma in altro no. Alora può conoscere sé non essere: ché se ella fusse alcuna cosa per se medesima, si levarebbe quelle che ella non vuole. Cosi per questo modo s’aumilia con vero conoscimento di sé, e col lume della santissima fede corre a me, Dio eterno, per la cui bontá si truova conservare la buona e santa volontá che non consente, al tempo delle molte battaglie, ad andare dietro alle miserie nelle quali si sente molestare.

Bene avete dunque ragione di confortarvi con la dottrina del dolce e amoroso Verbo, unigenito mio Figliuolo, nel tempo delle molte molestie e pene, adversitá e tentazioni dagli uomini e dal demonio, poi che aumentano la virtú e fanvi giognere alla grande perfezione.

CAPITOLO XCI

Come quelli, che desiderano le lagrime degli occhi e non le possono avere, hanno quelle del fuoco. E per che cagione Lio sottrae le. lagrime corporali.

— Detto t’ho delle lagrime perfette e imperfette, e come tutte escono del cuore. Di questo vasello esce ogni lagrima di qualunque ragione si sia, e però tutte si possono chiamare «la Santa Caterina da Siena, Libro della divina dottrina.

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