Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/19

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utilitá; e amala col mezzo della virtú (la quale virtú ha conceputa per amor di me), perché vede che in altro modo non ( sarebbe grato né accetto a me se non concepesse l’odio del peccato e amore delle virtú. E poi che l’ha conceputa per affetto d’amore, subbito la parturisce al prossimo suo, ché in altro modo non sarebbe veritá che egli l’avesse conceputa in sé. Ma come in veritá m’ama, cosi fa utilitá al prossimo suo; e non può essere altrementi, perché l’amore di me e del prossimo è una medesima cosa, e tanto quanto l’anima ama me, tanto ama lui, perché l’amore ver,so di lui esce di me.

Questo è quel mezzo che io v’ ho posto acciò che esercitiate e proviate la virtú in voi : che, non potendo fare utilitá a me, dovetela fare al prossimo. Questo manifesta che voi aviate me per grazia nell’anima vostra; facendo frutto in lui di molte e sante orazioni con dolce e amoroso desiderio, cercando l’onore di me e la salute dell’anime. Non si ristá mai l’anima inamorata della mia veritá di fare utilitá a tutto el mondo, in comune e in particulare, poco e assai, secondo la disposizione di colui che riceve e dell’ardente desiderio di colui che dá, si come di sopra fu manifestato quando ti dichiarai che pura la pena, senza il desiderio, non era sufficiente a punire la colpa.

Poi che egli ha fatto utilitá per l’amore unitivo che ha fatto in me, per lo quale ama lui disteso l’affetto alla salute di tutto quanto il mondo, sovenendo alla sua necessitá, ingegnasi (poi che ha fatto bene a sé per lo concipere la virtú, unde ha tratta la vita della grazia) di ponere l’occhio alla necessitá del prossimo in particulare. Poi che mostrato 1’ ha generalmente a ogni creatura che ha in sé ragione, per affetto di caritá, come detto è, ed egli soviene quelli da presso, secondo diverse grazie che Io gli ho date a ministrare : chi di dottrina, cioè con la parola consigliando schiettamente senza alcuno rispetto; chi con esemplo di vita. E questo debba fare ognuno, e dare edificazione al prossimo di santa e onesta vita.

Queste sonno le virtú, e molte altre, le quali non potresti narrare, che si parturiscono nella dilezione del prossimo. Perché 1’ ho poste tanto differenti che Io non ho dato tutto a uno, anco