Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/353

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e caritá fraterna con ogni creatura che ha in sé ragione. Non sonno accettatori delle creature in cui riluce la virtú della santissima fede e vera speranza, dove arde il fuoco della divina caritá in loro : ché, col lume della fede che ebbero in me, somma e eterna ricchezza, levarono la speranza loro dal mondo e da ogni vana ricchezza, e abbracciarono la sposa della vera povertá con le serve sue. E sai quali sonno le serve della povertá? La viltá e dispiacimento di sé e la vera umilitá, che servono e notricano l’affetto della povertá nell’anima. Con questa fede e speranza, accesi di fuoco di caritá, saltavano e saltano e’veri servi miei fuore delle ricchezze e del proprio sentimento. Si come il glorioso Matteo appostolo lassò le grandi ricchezze saltando il banco, e seguitò la mia Veritá, che v’ insegnò il modo e regola, insegnandovi amare e seguitare questa povertá. E non ve la insegnò solamente con parole, ma con esemplo; unde, dal principio della sua nativitá infino all’ultimo della vita sua, in esemplo v’ insegnò questa dottrina.

Egli, la sposò per voi questa sposa della vera povertá, conciosiacosaché egli fusse somma ricchezza per l’unione della natura divina, unde egli è una cosa con meco e Io con lui, che so’eterna ricchezza. E se tu il vuoli vedere umiliato in grande povertade, raguarda Dio essere fatto uomo, vestito della viltá e umanitá vostra. Tu vedi questo dolce e amoroso Verbo nascere in una stalla, essendo Maria in camino, per mostrare a voi viandanti che voi dovete sempre rinascere nella stalla del cognoscimento di voi, dove trovar rete nato me, per grazia, dentro nell’anima vostra.

Tu il vedi stare ine in mezzo degli animali in tanta povertá, che Maria non ha con che ricoprirlo. Ma, essendo tempo di freddo, col fiato dell’animale e con fieno, si el riscaldava. Essendo fuoco di caritá, vuole sostenere freddo nell’umanitá sua in tutta la vita. Mentre che visse nel mondo volse sostenere, e senza e’ discepoli e co’ discepoli : unde alcuna volta, per la fame, sgranellavano i discepoli le spighe e mangiavano le granella. E, nell’ultimo della vita sua, nudo fu spogliato e fragellato alla colonna, e assetato sta in sul legno della croce, in tanta povertá,